Non sapevo che la Bocconi avesse una galleria d’arte. E che galleria! Sono andata all’inaugurazione di BAG, Bocconi Art Gallery, giunta alla sua quarta edizione.
L’invito è arrivato da un amico artista, Fabrizio Dusi, che ha realizzato una delle opere più ironiche e divertenti dell’esposizione (nella foto grande) : un’installazione gigantesca dei suoi tipici personaggi che emettono flussi di “parole”, espressive e colorate. L’ha denominata “Basta Blabla“.
Fabrizio è in ottima compagnia. A BAG sono presenti 60 artisti di tutto il mondo con oltre 100 tra installazioni, sculture, fotografie e quadri. Autori, collezionisti e gallerie prestano in comodato d’uso (e in alcuni casi donano) le opere alla Bocconi. Ci sono anche nomi di grande rilievo, come Lucio Fontana e Piero Manzoni, presenti grazie alla collaborazione con la Fondazione Antonio Calderara. E ovviamente tanti autori più contemporanei, come Arnaldo Pomodoro, Steven Scott, Gerold Miller… Personalmente, oltre all’installazione di Dusi, mi è piaciuta moltissimo la sequenza di foto dell’artista e performer cinese Zhang Huan, che trovate nella gallery fotografica.
Protagonista assoluta è l’arte astratta, secondo un’indicazione precisa del Comitato dell’ateneo che – a quanto ci ha spiegato la guida che ci ha accompagnato nella nostra visita – la ritiene più stimolante rispetto a quella figurativa per gli allievi della Bocconi. Sono loro i primi destinatari di BAG, un’iniziativa che ha anche finalità didattiche per la formazione culturale degli studenti. Che dire? Speriamo che le menti dei futuri leader della nostra finanza e della nostra economia ne traggano giovamento, visto i tempi che corrono e che corriamo! Auspicabile è che magari valutino attentamente “Cancellazione del debito pubblico” di Emilio Isgrò ;-).
Le opere sono state distribuite tra i vari spazi del campus della Bocconi: dalla sede storica di via Sarfatti al building di via Roentgen, firmato dallo studio irlandese Grafton e che di per sé vale la visita: in pietra e cemento, ha una splendida vetrata che oltre a diffondere la luce, annulla la separazione tra interno ed esterno dell’edificio, con effetti di grande suggestione. Non per niente nel 2008 è stato premiato quale miglior edificio dell’anno al World Architecture Festival.
Dopo l’inaugurazione di ieri sera, l’esposizione – che si protrarrà fino a maggio 2015 – sarà visitabile negli orari d’apertura dei singoli palazzi e secondo un calendario di aperture speciali.
Vale la pena di informarsi: l’ingresso è gratis.
Info: eventi@unibocconi.it
Per saperne di più:
Bocconi Art Gallery
Via Roentgen, 1
Milano
www.unibocconi.it/bag
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