Le ricette di Gigi

Crostata di pesche con mandorle, amaretti e savoiardi

Crostata di pesche con mandorle, amaretti e savoiardi

Una ricetta per sfruttare l’abbondanza di frutta dell’estate: una crostata di pesche annegate in una pastella a base di uova, burro e zucchero, in più arricchita con mandorle, amaretti e savoiardi! E’ una torta che sfrutta ancora una volta il ricettario “storico” della mia innumerevole famiglia ed è abbastanza particolare. Infatti le pesche cuociono, ma senza disfarsi e senza perdere il loro succo, in più rimangono avvolte dalla pastella che assume un po’ la consistenza e il sapore di un amaretto morbido. Una crostata da provare!

INGREDIENTI
(per una tortiera da 22-24cm di diametro)
Pesche, 6
Farina bianca doppio zero 250 g.
Uovo, uno intero
Zucchero 140g (90g pe la frolla, 50 g per la crema)
Burro 175 g (125g per la frolla, 50g per la crema)
Mandorle sgusciate gr. 50
Amaretti 6 (o una quantità equivalente se utilizzate quelli mignon)
Uova, 3
Biscotti “Savoiardi”,3
Baccelli di vaniglia, 1 (o una bustina di vanillina)
Vino bianco, un dito
Sale, qb.

Crostata di pesche, amaretti e savoiardi, ingredienti

Crostata di pesche, amaretti e savoiardi, ingredienti

PREPARAZIONE
Iniziate dalla pasta frolla della crostata: mettete lo zucchero e il burro (ben freddo) nel mixer e fate andare sino ad ottenere un composto omogeneo. Versatelo sul ripiano da lavoro, aggiungete la farina e formate la classica fontana, ponendo al centro l’uovo intero.
Aggiungete un goccio di vino bianco, un pizzico di sale e poi impastate fino ad ottenere un composto compatto ed elastico: non lavorate la pasta più del necessario e, se il composto fosse troppo asciutto, aggiungete un goccio di acqua fredda. A questo punto dategli la forma di una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo per almeno una mezz’oretta.

Mentre la pasta riposa, accendete il forno (normale) a 190 gradi per preriscaldarlo.
Poi tagliate a metà le pesche, togliete il nocciolo e sbucciatele. Tritate anche le mandorle nel mixer e sbriciolate con le mani amaretti e savoiardi tenendoli in due contenitori separati.

Crostata di pesche, preparazione del ripieno

Crostata di pesche, preparazione del ripieno

Preparate anche la pastella: in una terrina mettete gr. 50 di burro e gr. 50 di zucchero, amalgamate bene e poi unite 2 tuorli (conservando il bianco) e la vaniglia. Finite di mescolare, poi mettete i due bianchi d’uovo in una terrina con un pizzico di sale e montateli a neve con una frusta. Aggiungete il bianco d’uovo montato alla pastella, unite anche gli amaretti sbriciolati e mischiate piano con una spatola per amalgamare bene il tutto senza che si “smonti”.

A questo punto la mezz’ora sarà passata e siete pronti per assemblare la vostra crostata.  Imburrate e infarinate la tortiera, poi riprendete la vostra pasta dal frigo e stendetela su un piano di lavoro leggermente infarinato, dandole una forma a disco (per una tortiera da 22 cm il disco deve essere più o meno da 30 cm di diametro). Una volta pronto arrotolatelo sul mattarello (sempre infarinato perché non si appiccichi) e rovesciatelo sopra la tortiera. Posizionate bene la pasta sul fondo e sui bordi, eliminate l’eventuale eccesso dal bordo.


Poi aggiungete sul fondo della tortiera i savoiardi sbriciolati, sopra disponete le mezze pesche col lato piatto verso il basso e spolverizzatele con le mandorle tritate.
Infine versate sopra al tutto la vostra crema, cercando di farla entrare bene in tutti gli interstizi tra le mezze pesche e cercando di spalmarla un po’ anche sopra a queste ultime ma senza coprirle, in modo che si continuino a vedere.

Crostata di pesche, cottura nel forno

Crostata di pesche, cottura nel forno

Mettete in forno per un’ora scarsa, sino a quando la frolla sarà ben brunita e la crema avrà preso l’aspetto e il colore di un amaretto.
Sfornate, fate raffreddare e servite.

Crostata di pesche

Luigi, il cuoco di Camera con Vista

Luigi, il cuoco di Camera con Vista

I consigli di Gigi
Questa crostata è ottima gustata appena tiepida o a temperatura ambiente e, per accompagnarla, l’ideale è del buon gelato alla crema. Molto morbida e succosa, si presta bene per merende, colazioni e cene estive. Di solito non avanza ma si conserva senza problemi per qualche giorno: meglio tenerla in frigorifero coperta ricordandovi di tirarla fuori con un buon anticipo per farle riprendere la temperatura corretta.

 

No Comments

  • Reply
    vagoneidiota
    4 Settembre 2015 at 5:26

    Leggere una tua ricetta equivale ad un viaggio morbido e luminoso.
    Urban Dance Institution – Beautiful (Master D Sunce Beat Mix)

    • paolabaronio
      4 Settembre 2015 at 6:35

      Wow! Grazie, soprattutto da parte di Gigi, il

    • paolabaronio
      4 Settembre 2015 at 6:38

      Wow, grazie anche da parte di Gigi, il cuoco delle ricette del blog.

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