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out of fashion, il corso che insegna una nuova cultura della moda

Si può insegnare una nuova cultura della moda? Che non si limiti ad analizzare la soddisfazione del desiderio e la rappresentazione del lusso che alimentano il fenomeno della moda e del suo business ma possa attivare una coscienza critica sui meccanismi che hanno portato i grandi brand della moda a un’economia su scala mondiale, sull’utilizzo delle risorse energetiche e dei materiali, sulle politiche dei numeri e delle dinamiche salariali, sulla delocalizzazione e le sue conseguenze? Insomma, un corso che insegni la pratica della consapevolezza, della sostenibilità ambientale ed economica, dell’etica nella moda?
E’ questa la scommessa di out of fashion, il corso di moda etica ideato dall’associazione non profit Connecting Cultures che, dopo il debutto lo scorso anno, riparte a novembre per la seconda edizione. Ne parlo con cognizione di causa perché ho frequentato out of fashion lo scorso anno, ricavandone tanto. Innanzitutto tanta informazione sui materiali e il loro impatto ambientale, le innovazioni tecnologiche nel comparto tessile, il rapporto tra arte e moda, il ruolo dell’alto artigianato, la tracciabilità della filiera, la responsabilità d’impresa, i diritti dei lavoratori, la comunicazione. Sei masteclass – quest’anno diventate otto – di due giorni ciascuna, di fatto una full immersion in un mondo popolato di arte, bellezza, creatività, innovazioni tecnologiche, fab lab specializzati in produzioni 3D e tagli al laser.

I corsi di out of fashion si svolgono alla Fondazione Gianfranco Ferré

I corsi di out of fashion si svolgono alla Fondazione Gianfranco Ferré

Tornare metaforicamente sui banchi di scuola mi ha regalato l’emozione di uscire di casa sapendo che ci sarei tornata la sera conoscendo cose nuove: una sensazione vitale per un giornalista che tuttavia è spesso preclusa dalla routine del lavoro di redazione. Con out of fashion ho incontrato professionisti che credono nella responsabilità d’impresa, ricercatori e docenti universitari che studiano nuovi modelli di economia, artisti portatori di visioni che contaminano la creatività degli stilisti più sensibili e colti.

Come Stella Jean, la fashion designer più di ogni altra impegnata nella diffusione di una cultura della moda etica, che non a caso da quest’anno supporta il progetto di out of fashion in qualità di ambassador. Il suo sostegno è la migliore testimonianza sulla necessità di una nuova cultura della moda e soprattutto sulla sua concretezza: le collezioni della stilista italo-haitiana – realizzate in collaborazione con gli artigiani delle comunità in Burkina Faso e Haiti e nel rispetto per le popolazioni indigene e i territori, le risorse e le tradizioni, –  oltre all’apprezzamento della critica internazionale, godono di un grande successo commerciale. Guardare alla moda con occhi e pensieri diversi può essere la chiave per aprirci a nuovi modelli di business. Think different, diceva un certo signore ridisegnando solo pochi anni fa il logo di una mela. Il suo invito vale anche per il mondo della moda.

Saperne di più:
Tutti gli approfondimenti sono online nel sito di out of fashionhttp://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/

Connecting Cultures, (www.connectingcultures.info) agenzia di ricerca con sede a Milano, attiva nell’ambito delle arti visive. Realizza corsi di formazione interdisciplinari e mostre sperimentali. Cura progetti pubblici che accompagnano la rigenerazione del territorio e la formazione in vari ambiti. Nel 2015 ha ideato la mostra Fashion as Social Energy (http://www.fashionasocialenergy.org/) ospitata a Palazzo Morando dal 29 maggio fino al 30 agosto 2015 nell’ambito di Expo in Città.
Organizzazione dei corsi: Connecting Cultures | www.connectingcultures.info
Info e Iscrizioni:  | tel. 02 89181326
Referente: Patrizia Cancelli p.cancelli@connectingcultures.info
Sede del corso: Fondazione Gianfranco Ferré | Via Tortona n° 37

3 Comments

  • Reply
    giulianacimurri
    20 Ottobre 2015 at 15:09

    Utile, interessante, ispirato, questa è la moda che amo.

    • paolabaronio
      20 Ottobre 2015 at 15:31

      Grazie Giuliana, è quella che piace anche a me.

  • Reply
    Anonimo
    19 Ottobre 2015 at 18:10

    Stella Jean l’adoro!!!

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