Il Superstudio è da sempre uno dei punti di riferimento del Fuorisalone durante la Milano Design Week anche ora che gli eventi esterni al Salone del Mobile, da Zona Tortona, si sono estesi agli altri distretti della città. Anche la formula del Superstudio tuttavia si è adeguata ai cambiamenti e con il format di Superdesign Show si propone come un grande contenitore dove trovano spazio progetti a tema, installazioni museali, padiglioni nazionali, mostre indipendenti o collettive, grandi aziende consolidate ma anche giovani aziende innovative, startup, self-design.
Il risultato è una grande fiera sulle tendenze del vivere e dell’abitare dove le installazioni, frutto della collaborazione tra i grandi marchi e i designer e gli archistar più visionari offrono momenti di grande spettacolo.
Difficile stilare una classifica in uno scenario tanto vasto. Si può solo andare a gusto. Io apprezzo quello della sorpresa, come quella di trovare al terzo piano di Superstudio un roof garden che ospita il simbolico Terzo Paradiso di Michaelangelo Pistoletto: un’oasi di pace e di verde aperta al pubblico per tutta la durata del Fuorisalone che tra l’altro permette una magnifica vista di tutta l’area circostante il Superstudio con la sua teoria di tetti e altane ricavate sopra gli edifici industriali.
Tornando a “terra”, dopo la visione dell’installazione di Stefano Boeri per 3M che tra architettura e scienza dei materiali sostenibili accoglie il visitatore nel Materials Village (nella foto di apertura), consiglio di non perdere il progetto visionario di Barovier&Toso e Paola Navone che, in uno spazio di oltre 1000 mq, hanno messo in scena un viaggio immaginario tra culture e tradizioni colorate, vetri e luci, alberi e capanne realizzato in cinque grandi capanne (yurte) ognuna dedicata a un colore del vetro.
Molto suggestivo anche l’installazione time is TIME di Citizen Watch che, attraverso la creatività dello studio francese DCT, ha esplorato il tema del tempo utilizzando 120.000 platine di orologi per dare corpo ai singoli istanti che costruiscono il passaggio del nostro tempo.
Di grande impatto la scultura dei giapponesi di AGC Asahi Glass, una nuvola fluttuante realizzata con i frammenti di un vetro leggerissimo di loro produzione.
Ancora piena di suggestioni l’atmosfera evocata da Pietro Travaglini, giovane designer che presenta le sue nuove lampade all’interno un contesto fiabesco “alla Tim Burton”, con la collaborazione del fotografo Giovanni Gastel.
I contesti nei quali sono accolti i progetti e i materiali di design variano continuamente nella proposta espositiva di Superdesign Show. Quindi le installazioni più suggestive sono accostate a soluzioni di design essenziali e funzionali.
Ho trovato molto ingegnose le cucine compatte di Minikini, un’azienda tedesca all’avanguardia per innovazione o il kit di tavoli da lavoro dello studio britannico HAND, che prevede sistemi modulari anche nella fornitura della carta per appunti, o ancora la sofisticata semplicità degli elementi di arredo in legno di Vitamin Design.
E per finire, non mancate una puntata al BASEMENT dove trovano spazio progetti di design e architettura sostenibile attraverso istallazioni, workshop e laboratori di prototipazione. Dopo tanto design contemporaneo è lì che va in scena il futuro.
SUPERDESIGN SHOW 2016
Superstudio Più, via Tortona 27
Superstudio 13, via Forcella 13, via Bugatti 9
1 Comment
giulianacimurri
12 Aprile 2016 at 11:07Interessantissimo e davvero molto utile, brava Paola, la “mappa” ideale per ogni visitatore!