Ero indecisa se definire i gioielli di Agnese Del Gamba gioiosi o giocosi. Gioiosi perché sono il frutto di un’energia positiva e sorridente che Agnese irradia in ogni suo gesto e parola, giocosi perché sono oggetti ammiccanti, che divertono chi li crea e chi li indossa. Detto ciò, i gioielli di Agnese Del Gamba sono senz’altro sorprendenti.Perché sono tridimensionali e si librano nell’aria come creature fantastiche, dotate di spire, tentacoli, foglie e petali. Cerchietti per i capelli, spille, collane, bracciali, anelli, ma anche oggetti per l’arredo che possono diventare sculture o anche grandi installazioni. Leggeri e coloratissimi, comunque sempre trasparenti. Come il vetro o le preziose murrine veneziane.
Solo che creazioni di Agnese Del Gamba sono realizzate con la plastica da imballaggio degli alimenti o con le bottiglie colorate delle bibite. Materiali che andrebbero buttati, diventando magari scarti inquinanti e che invece nelle sue mani si trasformano: vengono tagliati e lavorati prendendo nuove sembianze, imprevedibili ma in qualche modo sempre magiche. L’attitudine all’elaborazione e alla valorizzazione dell’esistente fino alla sua esaltazione appartiene profondamente alla personalità di Agnese, una giovane mamma con due figli che dopo la laurea in archeologia e un’importante esperienza lavorativa nell’amministrazione della Provincia di Arezzo nei settori della promozione del territorio e del lavoro al femminile, quattro anni fa si è trovata, come tante altre donne in questi tempi, in cerca di un impiego.
Invece di aderire all’ennesimo bando, Agnese si è iscritta a un corso gratuito sulla lavorazione dei materiali di recupero. L’incontro con la plastica è stato folgorante: “Ho cominciato a tagliuzzare, scaldare, arrotolare, sperimentare. Mi sono anche ricordata che da piccola, nei boy-scout avevo realizzato un trofeo con una bottiglia di plastica. Evidentemente era nel mio destino”, ricorda. Le prime creazioni sono stati dei cerchietti per le sue bambine e le loro amichette, poi spille, orecchini, gioielli.
In breve tra le sue conoscenze si è creato un gruppo di clienti che oltre ad apprezzare i suoi lavori sono diventate sostenitrici, fornendo i materiali di recupero necessari alla creatività di Agnese. “Ho una wish list, nella quale chiedo determinati materiali o colori anche perché conosco le loro abitudini – ci racconta lei -. Ma con il tempo alla plastica lavorata si è aggiunta tutta una serie di materiali che “tesaurizzo” andando per fiere e mercati, nei laboratori artigianali, nelle fabbriche del territorio. Non è un accumulo ma una ricerca minuta e attenta di quello che vedo e tocco. Che siano circuiti elettrici fallati, pellicole fotografiche, scarti di plexiglas o preziosi bottoni sartoriali, i filati di pregio o pezzi di legno di antiquariato, ogni elemento diventa prezioso ai miei occhi richiamando ricordi, sensazioni, immagini”.
L’immaginazione di Agnese dà vita a gioielli importanti, opulenti, quasi barocchi. Oggetti che sono l’espressione di una gioia di vivere o semplicemente di uno stato d’animo allegro e leggero. Per questo sono scelti dalle donne anche per cerimonie o serate importanti: momenti solenni da affrontare con un sorriso.
Agnese per loro inventa ogni volta un oggetto unico, dedicando la sua creatività anche all’ascolto delle persone, dei loro desideri e dei loro gusti. Ormai è sempre più occupata. I suoi gioielli viaggiano infatti in Italia e nel resto nel mondo e dalle presentazioni alle amiche, ai mercatini, alle fiere di antiquariato, alla partecipazione a concorsi nazionali riservati al gioiello contemporaneo, agli eventi culturali, le sue creazioni sono sempre più presenti e richieste.
I lavori di Agnese Del Gamba mi piacciono perché sono fantasiosi e immaginifici ma anche perché sono il racconto di una donna che si è messa in gioco e che ha giocato con allegria. E allora, come li definiamo: gioiosi o giocosi?
Per avere informazioni su Agnese Del Gamba e sulle sue creazioni potete consultare il sito web e la pagina FB
2 Comments
Paola
16 Febbraio 2017 at 19:12Sono magnifici!
milesweetdiary
16 Febbraio 2017 at 12:45Sono strabilianti! E sapere che sono fatti con materiale di recupero li rende ancora più preziosi. Grazie!