Navi, cavalli, pesci, alberi ma anche aerei, paesaggi urbani o ingegnosi marchingegni: sono i protagonisti di Carte Scoperte, la retrospettiva dedicata a Francesco Casorati che va in scena fino al 7 dicembre alla Galleria Avanguardia Antiquaria di Milano. Uno spazio multifunzionale, definito dalla profondità di pareti grigio blu dove le opere dell’artista piemontese scomparso nel 2013 – figlio del pittore Felice Casorati e Daphne Maugham, anch’essa pittrice – dialogano con i pezzi di antiquariato, modernariato e design del XX secolo selezionati dal titolare della galleria Stefano Vitali in un allestimento espositivo di grande impatto.
La mostra si propone come il racconto della pittura di Francesco Casorati che, nonostante la fama del padre, seppe trovare una propria, originale dimensione espressiva, permeata da atmosfere metafisiche e insieme fiabesche e realizzata, oltre che con la pittura, anche con una rilevante attività incisoria.
Alla Galleria Avanguardia Antiquaria sono esposte oltre 30 opere, di cui una parte inedita, che risalgono in massima parte agli anni Novanta e Duemila, realizzate con tecniche miste: olio su tela, tempera, acquerello, matita e inchiostro su carta.
Il titolo della mostra evoca la passione di Francesco Casorati per le carte: carte per disegnare, carte nautiche per navigare a vela e le carte con le quali giocava le amate partite a scopone scientifico. Ma la pittura di Francesco Casorati si può vedere anche come una partita a carte scoperte, dove dietro l’apparenza di una figurazione limpida e apparentemente “facile” va in scena un gioco surreale, dove le figure ricorrenti diventano attori di un racconto muto, enigmi da decifrare. Un’arte densa di potere evocativo, capace di attivare nell’osservatore emozioni, trame, suggestioni.
Come la Nave che disegna le Onde, un lavoro tanto potente da avere ispirato a Stefano Vitali il progetto della mostra e non solo: “Quest’opera è il punto cardine di tutta la retrospettiva – narra Vitali mostrandomi l’olio su tela realizzato da Casorati nel 1998 -. Conoscevo la famiglia Casorati, in particolare Giulia, la nipote di Felice. Fu lei ad invitarmi, vent’anni fa, a una personale di Francesco Casorati in un’importante galleria milanese. Tra tutte le opere esposte, venni letteralmente folgorato da questa: la considerai geniale, surreale… sentii che attraverso la macchina la nave disegnava il suo destino. Decisi che l’opera doveva essere mia e per farlo ruppi simbolicamente il salvadanaio, rappresentato da una collezione di francobolli lasciatami in eredità da mia nonna. Mi sembrò un segno del destino che il prezzo ottenuto dalla vendita della collezione fosse esattamente quello del dipinto. Andai a Torino a mostra finita e fortunatamente la Nave che disegna le Onde non era stata ancora venduta. In quell’occasione stetti con Francesco Casorati nel suo studio per un paio d’ore. Ricordo di avere pensato a quanto mi sarebbe piaciuto, un giorno, realizzare una mostra in uno spazio mio: il mio destino di gallerista, in fondo, è cominciato da lì”.
Stefano Vitali prima che gallerista è un antiquario e restauratore formatosi negli anni ’90 prima a Londra in un laboratorio specializzato nel restauro di mobili dipinti e laccati, poi presso la casa d’aste Sotheby’s infine a New York dove si è specializzato nel restauro di ebanisteria antica italiana e francese del XVIII e XIX secolo. Tornato in Italia ha frequentato la scuola professionale di Crema e il corso di studio delle arti decorative del XIX e XX secolo patrocinato dal Collegio Lombardo. Dopo il laboratorio di conservazione e restauro Officina Antiquaria, ha aperto la Galleria Avanguardia Antiquaria nel 2005 dove inaugura periodicamente mostre d’arte contemporanea.
“Mi piace mostrare come la bellezza del passato possa coabitare con le nuove forme dell’avanguardia artistica attuale. Collocare un’opera d’arte sopra una preziosa consolle anni ’50 di Carlo Enrico Rava o inserirla in una cornice di alta epoca era considerata un’innovazione al limite del trasgressivo quando inaugurai le prime mostre d’arte. Anche per gli artisti, in fondo, erano più rassicuranti i classici muri bianchi delle gallerie”.
E invece il piacere di una visita per la retrospettiva dedicata Francesco Casorati risiede anche nella proposta della doppia narrazione della mostra: il racconto delle opere e il loro dialogo con le forme e i colori dei pezzi di antiquariato e modernariato esposti in galleria.
Come il tavolo di Paolo Buffa del 1946, il cui piano in vetro riflette come una superficie acquea la Nave di Legno realizzata da Casorati nel 1987. Un’opera che testimonia anche la padronanza tecnica dell’artista piemontese: “Ammiro Francesco Casorati anche per la sua maestria di artigiano: era un incisore, capace di dedicarsi ore al tornio con la punta secca. Da restauratore ho una grande passione per il lavoro artigianale e sono affascinato dalla capacità di certi artisti di usare gli attrezzi, di forgiare la materia e di interpretarla. Come gallerista sono consapevole del piccolo, grande lusso di esporre opere di autori con i quali si crea un’empatia personale e che hanno la capacità e il gusto di sporcarsi le mani. Francesco Casorati, che un giorno ho visto cogliere la poesia nella direzione e nel destino di due crepe nel muro del suo studio e poi di immaginare il mare appeso a un filo, è uno di loro”.
CARTE SCOPERTE
Il racconto della pittura di Francesco Casorati
a cura di Stefano Vitali e Andrea Balzola
Galleria Avanguardia Antiquaria
Milano, Via Canonica, 20
tel. 0289052694
info@avanguardiaantiquaria.com
www.avanguardiaantiquaria.com
Apertura mostra: dal 26 ottobre al 7 dicembre 2018
2 Comments
Paola
27 Novembre 2018 at 15:12Grazie di averne parlato. Quante cose scopro grazie a te!
Paola
27 Novembre 2018 at 20:31Grazie Paola, la prossima cosa in zona potremmo vederla insieme, che ne dici?