Storie

Il libro: La notte è mia sorella di Maria Laura Berlinguer

La notte è mia sorella

Ho fatto un bel viaggio in Sardegna. Non ho preso aerei né imbarcazioni per raggiungere l’isola ma ho volato leggera sulle pagine di La Notte è mia sorella, il romanzo d’esordio di Maria Laura Berlinguer che ho terminato in questi giorni.

È un libro che ho concluso a malincuore, perché avrei voluto trattenermi più a lungo nelle magiche atmosfere evocate dall’autrice, respirare con lei il vento che agita l’isola, sentire gli aromi delle erbe della macchia mediterranea, apprendere le preparazioni delle pozioni magiche o anche delle semplici ricette che le donne sarde si tramandano di generazione in generazione. Il libro ha una trama molto ben congegnata e un’ambientazione ricca di suggestioni che gioca con epoche differenti, dai secoli bui dell’Inquisizione al mondo contemporaneo.
La Notte è mia sorella è un giallo, ma è soprattutto un omaggio al femminile sardo, all’amicizia e solidarietà tra donne, ai potenti legami con la natura che tessono nel tempo magiche sorellanze

La protagonista è una donna di oggi, Julia Carta, dirigente di una multinazionale di stanza a New York che dopo un incidente stradale decide di trascorrere la convalescenza nella casa di famiglia in Sardegna. Poco dopo il suo arrivo, durante una cavalcata sulla spiaggia, Julia scopre il cadavere di una giovane donna, uccisa con un rituale macabro. Sconvolta, chiama l’amica di sempre, la questora Teresa Batista che, apprezzando l’indole riflessiva e insieme empatica di Julia, la coinvolgerà nelle indagini. Rispondendo a un richiamo ancestrale che risulta più forte della sua razionalità, Julia si inoltrerà sempre più profondamente nei misteri di un delitto che la porterà a contatto con le leggende della sua terra e insieme a decifrare il suo doloroso passato. In un avvincente percorso a flashback, la narrazione del romanzo si svolge attraverso l’intreccio di tre storie: quello di Julia, quello della giovane vittima e quello della “strega” Julia Carta, omonima della protagonista, processata e scampata al rogo della Sacra Inquisizione spagnola per ben due volte e misteriosamente scomparsa nei primi anni del 1600.

Come si capisce, il libro mi è piaciuto molto. Non sono particolarmente appassionata del genere giallo, ma la storia di Julia e delle donne che popolano il magico mondo evocato dall’autrice mi ha catturato dalle prime pagine. Quella di La notte è mia sorella è una lettura di qualità, che ci porta progressivamente alla scoperta del delitto in un contesto squisitamente femminile, dove la ricostruzione attenta e dettagliata delle vicende storiche, dei luoghi e delle tradizioni, si alterna alla descrizione del raffinato stile di Julia con un piacevole tocco di leggerezza.

Ho potuto parlarne con l’autrice che conosco da tempo. Il libro di Maria Laura Berlinguer sta riscuotendo ovunque critiche positive ed è già in ristampa. Un risultato niente male per una donna che nella sua vita si  è messa in gioco più volte. Tra le ultime, dopo una carriera consolidata nella comunicazione, l’esplorazione e la promozione delle migliori aziende del Made in Italy attraverso un blog e un profilo Instagram molto seguiti.

Maria Laura Berlinguer
Maria Laura Berlinguer

Confesso che il suo libro mi ha piacevolmente sorpreso. La sua è la testimonianza della capacità di rigenerarsi delle donne, di mettersi in gioco non solo attraverso il desiderio di cambiamento ma anche la capacità di studio e di apprendimento che sono evidenti nella lettura del libro. Come Julia, la protagonista di La notte è mia sorella, Maria Laura è una splendida cinquantenne che ‘osserva, ascolta, e legge tanto’. Cerco di farlo anch’io, le confesso all’inizio dell’intervista via Zoom, ma scrivere un libro è cosa complessa…

Maria Laura, come è nata l’idea del romanzo?
Nell’estate dell’anno scorso, nel preoccupante contesto per tutte le conseguenze del Covid sulla mia attività legata alla promozione del made in Italy. Ero molto stanca e mi sono concessa un mese di completo riposo. L’idea del libro è arrivata da un sogno: mi ritrovavo in una città distrutta dalla guerra e, seguendo una donna, vedevo in una radura delle persone sedute su dei tappeti sardi che mi dicevano di essere di Sedilo e di Bidonì. Al risveglio, dopo una ricerca, ho scoperto che a Bidonì ha sede il museo della stregoneria della Sardegna. Da lì sono partiti miei studi e mi sono imbattuta nella vicenda di Julia Carta, inquisita e condannata dal Tribunale del Sant’Uffizio della Sardegna. Tutti i luoghi sono documentati ed esistenti, come l’albergo diffuso di Santu Lussurgiu e suo il museo della Tecnologia contadina. Ho fatto una ricerca anche sulle leggende: in Sardegna esiste ancora questo substrato culturale magico e ogni piccolo paese ha la sua strega. La lingua sarda è stata tutta rivista, ho studiato le forme dialettali. Non so cosa mi sia scattato dentro ma mi sono detta: recupero le mie radici e scrivo un libro!”.

La notte è mia sorella
La presentazione del libro a Roma. Al centro Maria Laura tra le amiche Claudia Rabellino Becce (a sinistra) e Anna Boiardi

Quanto ci hai messo?
“L’ho scritto in tre mesi. Il mio compagno Giampaolo mi diceva che sembravo indemoniata (ride!). Scrivevo un capitolo al giorno ed era pura gioia. Quando l’ho cominciato avevo il cuore pesante e il libro è stata un’esperienza bellissima”

Conoscevi i riti magici che descrivi?
“Alcuni, come il malocchio, li conoscevo già ma altri li ho approfonditi durante la stesura. Mi sono presa tutti gli storici sardi, ho recuperato libri che erano fuori edizione e me li sono letti”.

Ma ci credi?
Dal mio cognome è facile intuire che la mia è una famiglia laica (il padre di Maria Laura era il cugino di Enrico Berlinguer). Ho una mente razionale che non considerava assolutamente la magia. Ma il sogno di cui ti ho detto mi ha catapultato in un nuovo mondo. Credo che la troppa razionalità non sia positiva e che sia sbagliato rinunciare al senso della fede e della spiritualità, perché ci appartengono ancestralmente. La vita è magia, non chimica ed io ne sono la prova vivente. Il libro è arrivato al momento giusto: dieci anni fa se avessi avuto la successione di combinazioni che mi ha portato a dare libertà alla mia creatività non avrei avuto il tempo. E se tu un anno fa mi avessi predetto tutto questo, ti avrei preso per pazza. Ma è successo e razionalmente non saprei spiegare perché”.

Julia e l’amica questora Teresa, sono due bei personaggi. È un parere da lettrice ma secondo me meriterebbero un sequel!  Per leggere il tuo prossimo libro dobbiamo attendere un altro sogno?
Mi piacciono i gialli, è un genere che mi rilassa e mi ha divertito scriverne uno. Ti posso solo dire che per adesso ho messo mano a un taccuino e sto prendendo appunti (ride). Chissà che non si ricrei l’alchimia!”.

La notte è mia sorella

La notte è mia sorella, Maria Laura Berlinguer, Edizioni l’Età dell’Acquario, pagg. 368, 2022, 21 euro.

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