Oggi sono andata a vedere la mostra di una fotografa che ha il nome di un poeta. Olivia Gozzano è infatti la pronipote del Guido che abbiamo studiato sui banchi di scuola. La vena artistica di Olivia, forte in famiglia, ha trovato la sua espressione nelle immagini. Del resto è cresciuta nella sala di posa piazzata nella casa dove i genitori – padre inventore e artista e madre fotografa – realizzavano i loro lavori. Diplomarsi al liceo artistico e diventare assistente fotografa per Olivia Gozzano è stato quindi naturale.
Meno istintivo decidere di inquadrarsi in questa professione, dopo varie esperienze che l’hanno portata a fare l’attrice ma anche ad aprire una tabaccheria. “Solo quando attendevo mio figlio ho sentito l’esigenza di iniziare qualcosa di definitivo. Ho ripreso a scattare, ad approfondire tecniche apprese quando ero assistente. Insomma, ho portato simbolicamente la sala posa che era dai miei genitori a casa mia”.
Il risultato, oltre al mestiere di freelance che l’ha portata a collaborare per magazine e riviste di moda, è una serie di opere esposte in Toscana (Monticchiello, Poggibonsi, Siena), alla Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi e nelle mostre collettive di Milano e Torino.
Oggi, alla Galleria MIB di Milano in via Gaetano Negri 10, ecco Instabili Certezze, una suggestiva rassegna di immagini di paesaggi disabitati, spesso periferici, all’apparenza desolati (le porte di un campo da calcio senza giocatori, la facciata di un caseggiato, il muro scrostato attorno a una porta…) dove le dosature della luce, le sfumature del colore gestite con tecnica sicura, forniscono una chiave di lettura secondo me più significativa dei soggetti stessi. Senz’altro più suggestiva: “Utilizzo photoshop come facevo con la camera oscura. Lo uso per ricreare l’emozione, lo stato d’animo, il colpo d’occhio che mi ha sorpreso e che mi ha portato a quello scatto”, spiega l’autrice, tra sorrisi e timidezze.
Olivia è attratta dal dettaglio che è inspiegabile con le parole. Non è facile per esempio motivare perché Siena, dove ha vissuto per anni, sia rappresentata da una stanza con apparecchi telefonici a gettoni: “Se passavo a Piazza del campo, magari mi colpiva la piccola breccia in un muro…”. Eppure quella sala vuota della presenza umana, con i vecchi telefoni a gettoni ormai dimessi, comunica qualcosa di forte. Un senso di attesa silenziosa. Tangibile, non surreale. Qualcosa di malinconico e dolce insieme che appare in tutte le immagini di Instabili Certezze. Lo sguardo di Olivia Gozzano.
Saperne di più
La mostra di Olivia Gozzano è parte di Photofestival, l’appuntamento annuale con la fotografia più importante di Milano. Quest’anno 140 mostre che coinvolgono l’intera città. Mostre, seminari, letture portfoli, lezioni aperte, incontri con gli autori.
Photofestival. Milano. Capitale della fotografia.
Il sito di Olivia Gozzano
Galleria MiB MIlano
Maria Mulas, Barbara Silbe, Olivia Gozzano
L’Occhio di Iside
A cura di Daniela Basadelli Delegà
Mulas 30 aprile – 15 giugno
Silbe 19-31 maggio
Gozzano 3-13 giugno
Mib Milano Via Gaetano Negri 10
Tel.02.89093854
Apertura h. 10.30-18.00 dal lunedì al venerdì.
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