Milano Storie Zona 6

Storie di donne e di coraggio: Donatella e Daniela di Naninà

Storie di donne e di coraggio: Daniela e Donatella di Naninà

Sono innamorata del coraggio e delle persone coraggiose. Soprattutto se sono donne. Perché il coraggio delle donne si manifesta in tante piccole storie di resistenza umana che mi affascinano più di tanti eclatanti gesti maschili. Il coraggio di cui vi voglio parlare ha il sorriso di Donatella. Caloroso, solare, contagioso. Donatella ha sessant’anni. Tre anni fa con l’amica Daniela, di qualche anno più giovane, ha aperto i Gelati di Naninà, un piccolo tempietto della bontà che si trova in via Foppa 52 a Milano e del quale ho scritto qualche mese fa una recensione entusiasta. 
Queste due signore hanno investito moltissimo in Naninà: prima di tutto i risparmi di una vita dopo un impiego da dipendenti. Ma hanno creduto nella possibilità di avverare un sogno e nella possibilità di sognare. A qualsiasi età. Donatella e Daniela volevano dare una svolta alle loro esistenze, trasformare la passione  in un lavoro, fare qualcosa insieme da amiche. Esprimere la loro creatività e il loro senso per il buono e il bello.
Per portare avanti il loro sogno hanno fatto e continuano a fare tanti sacrifici economici: perché l’avvio di un’attività ha tempi lunghi, perché non scendono a compromessi sulla qualità delle materie prime, perché hanno continuato ad investire nella loro gelateria, frequentando tanti corsi di aggiornamento e realizzando anche una area verde davanti al negozio per meglio accogliere i bambini e le loro famiglie. Donatella e Daniela poi non hanno uomini o mariti su cui contare. La prima ha perso dopo una lunga malattia un compagno amatissimo, l’amica è single.
In questi anni hanno affrontato i loro problemi con il sorriso sulle labbra, fiduciose nella qualità e nel passaparola che continua a portare clienti da Naninà e che prima o poi avrebbe portato i conti in attivo. E’ del resto la vita di tanti piccoli imprenditori in questi anni di crisi.
Lo scorso dicembre però la tramvata: per i lavori della metropolitana M4 nel cantiere Foppa/Bolivar, il loro negozio verrà “murato” da palizzate alte 2 metri e mezzo per un periodo che è stato previsto di sette anni. Sarà difficile vedere la gelateria ma ancora di più raggiungerla in macchina o parcheggiare nelle vicinanze, perché i lavori interesseranno le carreggiate di via Solari e di via Lorenteggio e loro ci si trovano praticamente in mezzo.
La notizia le ha gettate nel panico anche perché non era stata annunciata con sufficiente anticipo dal comune. Le titolari di Naninà, così come i tanti negozianti della zona, sono stati colti di sorpresa. La gelateria messa in quel loculo rischia la chiusura. Che fare? Tirare giù la saracinesca? Traslocare in un’altra zona di Milano? Ma con quali soldi?
Donatella e Daniela hanno trascorso un Natale niente affatto sereno, con tanta preoccupazione per il loro presente ma soprattutto per il loro futuro. Non è facile affrontare queste difficoltà a 55 e 60 anni.

Storie di donne e di coraggio: Daniela e Donatella di Naninà

Donatella di Naninà

Ma passato lo shock hanno tirato su la testa e cominciato a lottare: si sono subito unite a M4 Attenzione – comitato Lorenteggio, Foppa, Washington e si sono date un gran daffare per portare avanti le loro ragioni, quelle dei residenti e degli altri commercianti della zona con il comune e l’assessore Maran.
Donatella in particolare è stata protagonista di un accorato appello durante un consiglio di Zona che è stato diffuso nella pagina del comitato su Facebook. Ha raccontato la sua storia e quella della sua socia, i suoi sogni, il suo impegno, i doveri assunti da imprenditrice nei confronti  di un dipendente che ora, come loro, rischia di perdere lavoro e serenità. Quel post su Facebook ha avuto grande consenso. In molti, commercianti e non, si sono riconosciuti in lei e nella sua lotta. JE SUIS DONATELLA, hanno commentato.
Dopo i due mesi di pausa invernale intanto Naninà ha riaperto. Sono passata a trovare le mie amiche con l’intenzione di gustarmi un bel gelato al pistacchio di Bronte e di vedere che aria tirava.
Le ho trovate che parlavano dell’acquisto di una bicicletta. “Consegneremo il gelato anche a domicilio!”, mi hanno annunciato. Donatella da dietro il banco sfoggiava uno dei suoi grandi sorrisi. “Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna! E non è finita qui: vogliamo portare i nostri gelati ai matrimoni, agli eventi, fare attività di catering e di street food. Abbiamo preso un Apecar e lo stiamo attrezzando per andare in giro dappertutto. Sarà l’Ape di Naninà!”. “Sono felice di vedervi così –  ho risposto -. Fate un gelato troppo buono.  Come faccio se andate via?”.

Storie di donne e di coraggio: Daniela e Donatella di Naninà

Donatella e Daniela

“E’ stato un inizio d’anno duro  – mi ha confidato Donatella – ma adesso basta. Io sono caduta tante volta nella vita ma quando succede risorgo più forte di prima! Ci tengo troppo a questo lavoro. E’ tutta la mia, la nostra vita. E’ il sogno. Non me lo lascio portare via. Se mi danno l’Ape non mi ferma più nessuno. C’è anche Expo, no? Porto i gelati dappertutto. Altro che palizzata! A proposito: hai provato la nostra nocciola vegana? Invece del latte e della panna usiamo acqua e olio d’oliva. E’ pastosa ma anche leggera!”.
“E’ buonissima!”, confermo dopo un assaggio. Vorrei dire loro che la bontà vince sempre. Che   “deve” vincere. Ma non voglio esagerare e così chiedo che posino insieme per la storia di coraggio che state leggendo su questo blog.
Donatella e Daniela di Naninà ne hanno tanto.

I Gelati di Naninà

Via Vincenzo Foppa, 52
20144 Milano
tel. 0242296698
info@igelatidinanina.it
Apertura: Lun – Gio: 13.00 – 21.00
Ven – Dom: 12.00 – 22.00
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/gelatinanina/timeline

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