Si fa prima a guardarla che a spiegarla. Perché la moda etica e sostenibile, prima che pulita e giusta, è soprattutto bella. Se volete saperne e vederne di più, andate in questo weekend all’Ex Ansaldo, dove dal 22 al 24 maggio va in scena Fair & Ethical Fashion Show, il primo salone internazionale di moda etica e solidale. Ma portatevi anche qualche soldino, perché curiosando tra i trenta stand dei marchi italiani e internazionali che hanno aderito all’evento, sarà difficile resistere alla tentazione di portarsi a casa uno dei tanti capi in tessuti naturali, realizzati con cura artigianale e colorati con tinture naturali in tante splendide nuance e gradazioni, uno zaino stiloso confezionato con materiali di riciclo, o un paio di sneakers a impatto zero.
C’è di tutto, perchè la creatività di stilisti, produttori e sarti è davvero vasta: dai preziosi abiti da sposa di Cangiari, prodotti in Calabria al telaio a mano, ai jeans in cotone biologico italiano e giapponese di Par.Co Denim, ai pezzi multifunzionali di Nicoletta Fasani, alla moda eco-chic della sorelle milanesi Paglia, ai raffinati cappelli di Cado, alle impalpabili organze di Laura Strambi che ha portato a Fair & Ethical Fashion Show una speciale collezione denominata Yoj, realizzata con prodotti e accessori del circuito commercio equo e solidale, alle molteplici collezioni nate dalla creatività e dall’impegno sociale della stilista Marina Spadafora per Auteurs du Monde.
E poi una raffinata selezione di produzioni etniche, che si avvalgono di mano d’opera locale e del contributo di designer europei o autoctoni, come gli abiti delle stiliste etiopi Genet Kebede e Ruth Woldeselasie legate al progetto di Bottega delle Arti e dei Mestieri, i lavori al telaio del consorzio femminile marocchino l’Oasi di Figuig o i capi intrecciati di Gis Gis che, supportati dalla onlus arte-fatto, coniugano lo stile italiano con la manifattura di una cooperativa femminile di Dakar.
Fair & Ethical Fashion Show è un viaggio nel mondo e nelle belle cose che possono essere prodotte e indossate nel mondo senza inquinare, senza sfruttare la manodopera di gente disperata, senza strozzare i fornitori e, soprattutto, rispettando il cliente finale.
Perché chi acquista un capo realizzato secondo le buone regole di una produzione etica e consapevole, dopo avere soddisfatto un bisogno estetico o – perché no? – consumistico, sarà contento di sapere che i materiali di cui è fatto rispetteranno la sua salute, il suo benessere e anche la sua coscienza e i suoi valori.
E perché mettersi addosso un vestito che è stato realizzato sullo sfruttamento di un altro essere umano o sulla distruzione di un territorio, è un atto volgare che nessuna firma al mondo può rendere elegante.
Saperne di più
Fair & Ethical Fashion Show inaugura l’edizione milanese della World Fair Trade Week in programma dal 23 al 31 maggio 2015 ed è il primo salone internazionale di moda etica e solidale.
Si svolge negli spazi dell’Ex Ansaldo, in via Tortona 54 dalle ore 10 alle 19 e ha ingresso libero. Oltre all’esposizione dei produttori, prevede convegni, presentazioni di libri e proiezioni di film sul tema della sostenibilità della moda. Per il programma degli eventi: www.fairtradeweek2015.org
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