teeshare, ovvero la t-shirt come un messaggio che comunica bellezza, arte, condivisione. Un progetto ma anche un manifesto di moda sostenibile, consapevole del valore delle cose, delle persone, dell’ambiente. Tessuti che sussurrano versi di una poesia ricamata con un sottile filo nero, o che sono pizzicati da dita appoggiate delicatamente sulle spalle, o che ancora si offrono come tele di seta per le stampe digitali in bianco e nero di un artista giapponese. La moda come incanto ma anche come un momento di riflessione, la t-shirt come un’opera d’arte da indossare per diventare, a nostra volta, messaggeri di bellezza.
Francesca Mitolo, titolare e anima di teeshare, aveva tanti pensieri per la mente quando sei anni fa ha ideato il suo originale concept di moda. In primis voleva creare capi di valore, una collezione meditata, realizzata sul territorio italiano da mani sapienti, con materiali di alta qualità e tecniche di produzione artigianali e rispettose dell’ambiente.
Voleva disegnare e cucire modelli ma anche tessere relazioni e rapporti con le persone, costruire una comunità coesa. Un’esigenza maturata nel corso di una lunga esperienza nel settore della moda come designer e consulente in Italia e in Spagna: “Dopo avere vissuto in prima persona le migrazioni delle produzioni dall’Italia alla Cina, India e Turchia, in un gioco al ribasso che teneva conto solo e unicamente del profitto finale, ho avuto la fortuna di collaborare con un’azienda spagnola che aveva scelto di non delocalizzare la produzione e da qui la scoperta di una qualità dei rapporti, anche e soprattutto umani, che si erano costruiti nel territorio intorno a quella attività lavorativa. Ho cominciato così ad avvicinarmi alle tematiche legate alla moda consapevole, avvertendo un desiderio di pulizia, un richiamo all’essenzialità”.
Tornata a Torino, la sua città, Francesca ha maturato l’esigenza di creare qualcosa di suo, che coniugasse il suo gusto estetico, i suoi valori e le sue passioni: “Ci meditavo per ore. La decisione di andare controcorrente con una piccola produzione tutta realizzata in Italia è venuta in una delle tante notti passate a elaborare pensieri e desideri: è stata come vedere la luce in una stanza buia”.
La scelta della t-shirt è stata più che naturale per Francesca, innamorata da sempre di questo capo che considera un feticcio: “Per lavoro ho disegnato su commissione di tutto, dal costume da bagno al piumino ma per le t-shirt ho una vera passione. Le indosso sempre e da sempre, anche in inverno”.
Il concept di teeshare è dunque quello di collezioni limitate, realizzate da laboratori italiani, cooperative, comunità, persone, pensionati, artigiani e amici in collaborazione con artisti e designer. Appassionata d’arte, Francesca ha intessuto rapporti con giovani artisti internazionali ai quali ha chiesto di mandare messaggi e trasmettere emozioni attraverso le loro creazioni. Sono nate così le t-shirt in serie limitata di Sebastian Bieniek con due elementi tenuti insieme da otto spille da balia, i pezzi dipinti a mano da Manieranera, le grafiche con favolose sfumature in bianco e nero di Kazuki Takamatsu, le t-shirt con le mani che pizzicano il tessuto e ricamate a punto erba della designer italiana residente in Cina Ailadi o quelle con le poesie ricamate a mano di Pump TheWhale. Una piccola parte del ricavato di ogni maglietta è donata all’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) di cui Francesca è sostenitrice.
Se volete acquistare le piccole opere d’arte di teeshare, le trovate nell’e-shop del sito che, insieme alle collezioni e alla biografia degli artisti, racconta la storia delle persone coinvolte in questo affascinante progetto di moda consapevole: quindi le sarte, le ricamatrici, i tintori… “Non sono gelosa dei miei fornitori: il nostro progetto di condivisione punta anche a promuovere la qualità dei nostri collaboratori e magari ad allagare la loro rete di clienti”, spiega Francesca, in questi giorni occupatissima nell’organizzazione di un evento a cui tiene molto: Fashion Revolution Torino, una giornata dedicata alla promozione della moda sostenibile che si terrà nella splendida cornice del Palazzo della Luce. L’evento, in programma il 30 aprile, è realizzato in collaborazione con la rappresentativa italiana di Fashion Revolution Week, la campagna di sensibilizzazione internazionale per ricordare l’anniversario della strage del Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove il 24 aprile 2013 per il crollo del polo produttivo tessile morirono 1133 operai e e oltre 2500 persone rimasero ferite.
Per Fashion Revolution Torino, Francesca ha chiamato a raccolta un gruppo selezionato di brand e fashion designer, progetti e start-up moda che hanno fatto della sostenibilità il proprio standard qualitativo: li trovate tutti nella sezione del sito dedicato all’evento o su Facebook.
Se avete l’occasione di essere a Torino il 30 aprile, dalle 16.30 alle 22.30 fate un giretto al Palazzo della Luce, via Antonio Giuseppe Bertola, 40: un’occasione imperdibile per vedere come è bella la moda sostenibile.
teeshare
Showroom: via Buniva 9 bis, Torino
info@teeshare.com
2 Comments
Pendolante
26 Aprile 2018 at 18:28Mi piacciono
Paola
25 Aprile 2018 at 22:42Particolari