Moda e Shopping Moda sostenibile

Wrad, la moda per cambiare il mondo

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La moda come strumento di cambiamento, una t-shirt come il manifesto su cui scrivere la possibilità del nostro futuro. Guarda molto avanti la moda di Wrad, il marchio fondato da Matteo Ward con Silvia Giovanardi e Victor Santiago, tre giovani animati dalla convinzione di rendere migliore il mondo attraverso l’innovazione sostenibile.
Laureato alla Bocconi, Matteo era sr. manager per Abercrombie & Fitch Germania e coamministratore per la responsabilità sociale, Silvia fashion designer allo Ied, era responsabile dell’ufficio stile uomo di Etro, Victor dopo la laurea in Business Administration e un incarico in Abercrombie & Fitch come manager e casting assistant, era un fotografo di moda. In questi anni non certo facili per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, hanno lasciato carriere avviate per dare vita a un progetto inedito di ricerca per lo sviluppo sostenibile ed innovativo dell’industria del tessile:  il lancio di un brand di moda con prodotti manifesto di questi valori.

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Da sinistra Victor Santiago, Silvia Giovanardi, Matteo Ward

“Il settore del fashion dal quale tutti e tre proveniamo è il secondo più inquinante dopo quello petrolifero – spiega Matteo, CEO di Wrad -.  Lungo questa strada, entro il 2030, dovremo scegliere se utilizzare le risorse idriche del pianeta per sostenere il sistema moda così come lo conosciamo oggi, o per sostenere il genere umano e animale. Tuttavia la moda è anche un potente strumento di comunicazione che ci permette di trasmettere valori come la sostenibilità, l’etica, il rispetto per il pianeta e di attivare il cambiamento. Siamo partiti come piccolo movimento sui social media nel 2015. Il lancio di Wrad – dove Raw sta per organico, grezzo e Rad come radicalmente unico –  è del 2017. Abbiamo cominciato con un prodotto manifesto, la Graphi-tee, una t-shirt Made in Italy che recupera la tradizione puntando all’economia circolare”.

Wrad ha smentito il pregiudizio radicato nel fashion system della presunta inutilità dell’ennesima maglietta in cotone biologico facendo di Graphi-tee un caso di successo, tanto da avere vinto nel luglio 2017 il prestigioso RedDot Design Award “Best of the Best 2017” per l’innovazione sostenibile nel settore fashion. Un riconoscimento che ha avuto risonanza internazionale e che ha di fatto imposto Wrad come il brand più innovativo della moda sostenibile.
“Graphi-tee è realizzata con cotone organico. Abbiamo recuperato il processo di tintura minerale di una tecnica tramandata dagli abitanti di Monterosso Calabro, dove è ancora viva la memoria di un’antica usanza romana che sfruttava la grafite naturale per tingere i tessuti -. spiega Ward -. Invece della grafite naturale, l’idea è stata quella di recuperare la polvere di grafite, scarto non tossico della produzione di elettrodi. Ci siamo riusciti dopo due anni di ricerca grazie allo sviluppo di una tecnologia oggi brevettata da Alisea Recycled and Reused Objects Design, azienda italiana partner ed incubatore di Wrad”.

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La peculiarità di Wrad nel non facile contesto della moda sostenibile è di avere una visione ambiziosa sugli obiettivi e sulla necessità di trovare finanziatori per realizzarli: “Non avrei mai lasciato il mio bel lavoro da Abercrombie per fare l’ennesima t-shirt in canapa – ammette Ward – . Ma sono convinto che attraverso il prodotto sia possibile un cambio il paradigma del sistema moda. Il nostro è un progetto a lungo termine che punta alla realizzazione di soluzioni sostenibili per tutta la produzione del tessile. Una ricerca inattuabile senza l’investimento di capitali. Li ho ottenuti con il sostegno di un gruppo di industriali del Veneto, la regione dove sono cresciuto e dove abbiamo fissato la nostra base operativa: un’imprenditoria illuminata, con l’attenzione sempre accesa verso per l’innovazione e la ricerca. Nel mio caso, il privato ha svolto la funzione che negli altri paesi è assolta dal finanziamento pubblico”.
Fondamentale per Wrad l’incontro con Susanna Martucci, titolare di Alisea Recycled & Reused Objects Design, azienda leader nella progettazione di oggetti promozionali realizzati con l’economia rigenerativa (come Perpetua la Matita, composta per l’80% di grafite riciclata e menzione d’onore del Compasso d’oro nel 2016) che con il sostegno al progetto Wrad ha capitalizzato nel tessile il know-how nella grafite.

Di padre americano e madre vicentina, perfettamente bilingue, Matteo Ward è un soggetto inedito nel panorama del fashion system. Nel giovane team di Wrad, è il frontman del gruppo. Attivista di Fashion Revolution, è un infaticabile promotore dei valori della moda sostenibile e passa con disinvoltura dal palco di un  TEDTalk  alle aule delle scuole elementari della sua città. Carismatico, brillante, sempre sorridente sotto l’immancabile cappellino, Matteo è il perfetto testimonial della sua moda: casual, giovane, inclusiva, cool. Se l’abbigliamento è un messaggio, il messaggio deve essere attraente: “Lavoriamo molto sul nostro prodotto. Spiace dirlo, ma parte della moda sostenibile paga un gap qualitativo ed estetico che la sta tutt’ora penalizzando”.
A poco meno di due anni dal suo lancio, il progetto di Wrad è in continua evoluzione: la collaborazione con Italdenim per la proposta della collezione FW 2018 di capi in denim kitotex nel tono di grigio derivato dal trattamento in grafite e l’innovazione della fibra di menta, un tessuto realizzato e sviluppato in sinergia con Walter Corriga di Tessile EcoBio per la collezione SS 2019. Poi le capsule collection WRAD Endorsed by Perpetua realizzate per le Starbucks Reserve Roastery di Milano, New York, Seattle e ancora la nomination per i Green Carpet Fashion Awards con un esclusivo abito da sera in fibra di menta e grafite recuperata dai processi di produzione industriale. Le collezioni sono in vendita sul e-shop del sito e sulla piattaforma Yoox.

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WRAD Endorsed by Perpetua per Starbucks

Un sogno che si avvera? “Non sono un sognatore e detesto parlare di sogni nel nostro lavoro – conclude Ward – . La speranza non è una strategia. Preferisco parlare di ispirazione, un concetto che prelude a un’idea di fattibilità. Il nostro focus è il design e la comunicazione. Abbiamo già avviato un’attività di consulenza per fornire soluzioni a brand che vogliono intraprendere un percorso nella sostenibilità. Nel 2019 vogliamo allargare il portafoglio dei clienti partners per avere la possibilità di finanziare ulteriormente il nostro piano di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è  riportare il sistema moda italiano a un nuovo livello di rilevanza globale entro il 2030. Sono una scheggia nel mondo ma se riesco a fare cambiare la mentalità ho realizzato un grande compito: voglio costruire qualcosa che durerà nel tempo”.

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Unfocused, l’abito da sera in fibra di menta e grafite per Green Carpet Fashion Awards

 

2 Comments

  • Reply
    Giovanni Fanni
    7 Dicembre 2019 at 11:38

    Condivido molto il progetto che anch’io lavoro per il sostenibile e riclabile. giovanni

  • Reply
    Paola
    8 Dicembre 2018 at 23:04

    Bello. Non posso che essere d’accordo. Lunga vita a questi giovani responsabili

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