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Fascino e mistero nella mostra dei Preraffaeliti a Milano

Mostra dei Preraffaeliti a Milano

Un mondo fantastico e onirico, animato da dame dolenti, cavalieri in crisi, figure evangeliche, atmosfere medievali misteriose: va in scena a Palazzo Reale la mostra dedicata ai Preraffaeliti, movimento pittorico inglese che dal 1848 al 1853 dominò il contesto culturale del suo tempo, creando  un immaginario suggestivo e potente che a distanza di oltre centosettant’anni, ispira ancora la moda e lo stile eclettico di oggi.
Organizzata in collaborazione con la Tate di Londra e curata da Carol Jacobi, “Preraffaelliti. Amore e desiderio” porta a Milano circa 80 opere, alcune delle quali di popolarità mainstream, che raccontano la poetica di un movimento per certi aspetti rimasto sempre misterioso: l’amore e il desiderio, la fedelta alla natura e alla sua fedele riproduzione, le storie medievali, la poesia, il mito, la bellezza in tutte le sue forme.

La Mostra dei Preraffaeliti a Milano

Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix, ca. 1864-70 ©Tate, London 2019

La Confraternita dei Preraffaeliti nasce intorno alla metà dell’800 come reazione all’epoca di grandi cambiamenti sociali attivati dalla rivoluzione industriale. Sono sette giovani, tutti tranne uno studenti delle Royal Academy Schools, guidati da Dante Gabriel Rossetti, figlio di un esiliato italiano. Rivoluzionari e idealisti, immersi nel contesto dei moti europei, i Preraffaelliti individuarono lo stato nascente della pittura a cui ispirarsi nell’era antecedente a Raffaello, ritenuto il primo artefice dell’accademismo. I Preraffaelliti dipinsero grandi eventi della storia, della letteratura e della religione, ma anche privati conflitti tra genitori e figli, fratelli e sorelle, amici e amanti. La loro visione, interprete di un mondo in rapido cambiamento, ottenne fama internazionale, non solo in ambito puramente artistico ma in quello dell’alto artigianato, declinato nella creazione di mobili, carta da parati, vetrate ed edizioni artistiche di libri.

Mostra dei Preraffaeliti a Milano

Arthur Hughes
Amore d’aprile, 1855-56 ©Tate, London 2019

Il progetto espositivo della mostra prevede un percorso a settori che definisce in progressione il contesto nel quale si è sviluppato il movimento dei Preraffaeliti: la composizione della Confraternita, i riferimenti storici, letterari e artistici, il rapporto anche conflittuale con la religione e la fede, il legame con la natura, i rapporti personali, sentimentali amorosi che si sono intessuti tra i protagonisti del movimento e le loro compagne, donne sovente di umili origini, ritratte nelle opere più note, che trovarono nella frequentazione con i giovani artisti della confraternita l’occasione di un’emancipazione sociale e personale, sebbene sempre vissuta all’ombra dei loro uomini.

Mostra dei Preraffaeliti a Milano

Ford Madox Brown, Cattivo soggetto, 1863, ©Tate, London 2019

Grandi protagonisti della loro pittura e della mostra sono le donne: donne angelicate e femmes fatales, amanti e vergini. Quindi la struggente Ofelia dell’Amleto di Shakespeare (foto in apertura), raffigurata ormai senza vita da John Everett Millais, lo sguardo vitreo, la chioma sciolta nelle acque melmose circondata da foglie e fiori recisi. Un’opera che affascina per i riferimenti simbolici  e per la precisione dell’esecuzione pittorica – cifra distintiva dei Preraffaeliti – che entra nei dettagli più minuti intensificando il legame empatico che si crea tra lo spettatore e la sfortunata eroina scespiriana. Per realizzarla l’artista costrinse la modella poetessa e pittrice Elizabeth Siddall (presente in quattro opere della mostra) a rimanere in posa per ore in una vasca da bagno riscaldata con delle candele, causandole una bronchite che ne minò per sempre la salute.

Mostra dei Preraffaeliti a Milano

John William Waterhouse, La Dama di Shalott, 1888 ©Tate, London 2019

Altrettanto emozionante la Dama di Shalott  di John William Waterhouse, che ritrae la protagonista della leggenda arturiana vittima di una maledizione che la condanna a morire se lascerà la torre in cui è rinchiusa, mentre scioglie una barca dagli ormeggi per andare in cerca di Lancillotto. Anche in questo caso l’eroina è in punto di morte, colta in un momento di dolorosa sospensione, enfatizzato dagli elementi del paesaggio: il cielo gravato da pesanti nuvole, le rondini volano basse, mentre il vento soffia tra i capelli della Dama e spegne le sue candele.

Donne vittime ma anche femmes fatales  in un’ambivalenza che attraversa tutta la poetica del movimento preraffaelita – come la seducente Aurelia amante di Fazio impersonata dalla modella Fanny Cornforth, controversa compagna di Dante Gabriel Rossetti, autore anche di un altro famoso dipinto presente nella mostra, Monna Vanna, ispirato all’innamorata di Guido Cavalcanti, amico di Dante Alighieri che ha le fattezze e la lussureggiante chioma rossa della modella proletaria Alexa Wilding.

Mostra dei Preraffaeliti a Milano

Dante Gabriel Rossetti, Aurelia (L’amante di Fazio), 1863-73 ©Tate, London 2019

Sono tutte nozioni che il visitatore apprende dal materiale informativo che accompagna l’esposizione delle opere, dalla voce dell’audioguida compresa nel prezzo e dal video riassuntivo con le vicende di tutti i protagonisti del movimento che conclude idealmente una mostra importante per selezione delle opere e completa per l’impianto espositivo. Manca un po’ di suggestione, forse per l’allestimento sobrio o per la scelta di una narrazione didascalica. Ma l’emozione del viso di Ofelia, di quegli occhi che hanno abbandonato la vita, di quelle mani sospese sull’acqua, rimane nel cuore nel visitatore a lungo. E questo vale il prezzo del biglietto. 

Mostra dei Preraffaeliti a Milano

Durante la mostra. Sullo sfondo Ford Madox Brown Gesù lava i piedi di Pietro, 1852-56

PRERAFFAELITI. Amore e Desiderio
Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12, Milano (sale piano terra)
19 giugno 2019 – 06 ottobre 2019
Orari: Lunedì 14,30 – 19,30;  Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9,30 – 19,30;
Giovedì – sabato 9,30 – 22,30.
Prezzo biglietto intero con audioguida: 14 euro.

1 Comment

  • Reply
    Paola Bortolani
    24 Settembre 2019 at 11:08

    Caspita è già quasi in chiusura! Grazie della recensione

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