Le ricette di Gigi

La crostata di ciliegie

crostata di ciliegie

La crostata di ciliegie – cherry pie in inglese – è considerata uno dei pilastri della cucina americana e viene tradizionalmente preparata all’inizio dell’estate, quando abbondano questi frutti: non a caso è il dessert tradizionale della Festa dell’Indipendenza che cade il 4 luglio. In pratica si tratta di una parente stretta della celebre torta di mele di nonna Papera, da cui si differenzia sostanzialmente per il ripieno. Ottima per un fine pasto o una merenda, la crostata di ciliegie di regola è accompagnata da un po’ di gelato alla vaniglia.
La base è una pasta brisée composta da burro e farina anche se, nella versione originale, viene utilizzata una pasta più sottile e friabile che al posto del burro utilizza lo strutto oppure una miscela di grassi vegetali, simile alla margarina, chiamata Shortening. Con questa soluzione, essendo già priva di latte e uova, la crostata di ciliegie è adatta anche ai vegani. Al ripieno di ciliegie viene aggiunto dell’amido di mais (maizena) che in cottura amalgama il tutto creando una sorta di crema con la polpa e il succo della frutta.

Crostata di ciliegie

Ingredienti

INGREDIENTI
(per uno stampo da 22 cm circa )
Per la pasta
Farina 00, 350g
Burro ben freddo ,175g
Zucchero a velo, 10g
Acqua, 125 ml
Sale, un pizzico.

Per il ripieno
Ciliegie lavate e denocciolate, 600g
Amido di mais (Maizena), un cucchiaio abbondante
Zucchero a velo, 15g
Limone, il succo di uno
Zucchero di canna per la finitura, qb.

PREPARAZIONE
Iniziate dalla pasta brisée mettendo nell’impastatrice (ma potete farlo anche a mano) la farina, il sale, lo zucchero e il burro freddissimo tagliato a pezzetti. Miscelate fino ad ottenere un impasto granuloso, poi aggiungete l’acqua e impastate sino a quando tutti i diversi componenti si saranno ben amalgamati tra loro. Comunque lavorate questo impasto il minimo indispensabile, per evitare che si scaldi.
Date alla pasta la consueta forma a palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela a riposare in frigorifero per un’oretta.

Mentre la pasta riposa, mettete le ciliegie lavate e denocciolate in una ciotola insieme allo zucchero a velo, l’amido di mais e il succo di limone. Mescolate, coprite con la pellicola e mettete anche questa frutta in frigorifero fino al momento dell’utilizzo (comunque almeno mezz’ora).
Preriscaldate il forno (normale) a 180°, riprendete la pasta brisée e dividetela in due parti, una di un terzo e la seconda di due terzi dell’impasto complessivo. Prendete la parte maggiore e stendetela a disco con un mattarello sino a raggiungere uno spessore di circa 4-5 millimetri e un diametro sufficiente a foderare fondo e bordi della vostra tortiera che va preventivamente imburrata e infarinata.

Crostata di ciliegie
Per semplificare questa operazione, potete stendere la brisée tra due fogli di carta da forno: verrà di spessore più omogeneo e sarà anche più facile posizionarla nella tortiera.
Versate all’interno della crostata il composto di ciliegie, stendete a disco anche il secondo pezzo di brisée e andate a chiudere e sigillare bene il tutto.

Con un coltellino affilato fate qualche taglio a raggiera sulla superficie della torta, cospargete di zucchero di canna, infornate e lasciate cuocere per circa un’ora.

Crostata di ciliegie
Comunque controllate la cottura: la brisée deve essere dorata ma non secca e troppo friabile.
Una volta pronta la cherry pie, prima di toglierla dalla tortiera lasciatela raffreddare: sarà più facile estrarla e non rischierà di rompersi.

Crostata di ciliegie

Luigi, il cuoco di Camera con VistaI consigli di Gigi
Non c’è molto da aggiungere: la crostata di ciliegie, essendo priva di latte e uova, si conserva senza problemi un paio di giorni. Potete metterla in frigorifero ma va gustata tiepida o, al massimo, a temperatura ambiente. Se l’utilizzate per una merenda va benissimo accompagnarla con un tè o un caffè americano.
Crostata di ciliegie
Come fine pasto direi che l’ideale è offrirla con un calice di vino bianco aromatico e profumato (ottimi quelli dell’Alto Adige tipo Sylvaner o Gewurtztraminer) escludendo le classiche bollicine. Se l’accompagnate col gelato meglio però orientarsi su un passito e, volendo rimanere in Alto Adige, consiglierei un Rosenmuskateller.

4 Comments

  • Reply
    ilcuocogigi
    4 Luglio 2016 at 15:23

    Grazie a tutti per i complimenti. Continuerò a cercare ricette semplici ma sfiziose e un po’ originali da proporvi!

  • Reply
    Paola
    4 Luglio 2016 at 14:34

    Grazie cuoco Gigi, è davvero invitante!

  • Reply
    orlando778
    4 Luglio 2016 at 12:12

    Meravigliosa!!!Bravo Luigi!

  • Reply
    Monica Spicciani Art
    4 Luglio 2016 at 10:54

    Mamma mia che golosità…voglio provare a farla con la farina di riso 🙂

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